Rieccoci dopo tanto tempo!
Siamo sopravvissuti alla “tre mesi” di cresime e comunioni e finalmente è arrivata (forse) l’estate, e, come ogni anno, anche la trattoria si concede qualche giorno di ferie.
Rimarremo chiusi da sabato 29 giugno a domenica 7 luglio, il mare calabrese ci aspetta e, come vedete, non è per niente male…
Ci vediamo lunedì 8! :)
Come ogni anno anche per questa Pasqua vi proponiamo un pranzo dal menù caratteristico: il protagonista delle portate non può non essere la carne di agnello, simbolo per eccellenza di questa festività!
Ecco il menù:
La morsa fredda dell’inverno ancora non ci lascia, e viste le temperature cerchiamo come al solito di scaldarvi con i piatti della tradizione: domani sabato 23 febbraio prepareremo i mitici zampitti in porchetta, piatto della profonda tradizione maceratese.
Per i lettori del nostro blog ecco la nostra ricetta che è stata pubblicata nel ricettario delle osterie e trattorie del Mangiarozzo firmato Carlo Cambi.
E’ domenica sera e magari abbiamo mangiato molto a pranzo: cucinare o non cucinare? Nell’atroce dubbio un profumo conosciuto esce dalla dispensa e ci avvinghia: il nostro tipico amico sa qual è la risposta:
Si fa presto a parlar di polenta! Ai giorni nostri lo consideriamo un piatto davvero tradizionale comune in diverse regioni, ma che forse è poco presente nelle cucine domestiche a causa del lungo procedimento di realizzazione (ma potreste barare utilizzando quella rapida, che ricorda molto lontanamente la polenta di cui vi sto narrando).
Non tutti sanno che nelle nostre terre marchigiane la polenta era l’unico pasto sempre a disposizione della famiglia contadina: economica e di facile realizzazione, veniva preparata tutti i giorni (da cui la frase “Sei dì, dodici pulende“) e condita con miseri “sughetti”, il più delle volte cipolla sfritta e lardo, olio a crudo o “lardelletti“, ossia cubettini di grasso di maiale.
