Le ricette della trattoria: “li caciù”
Oggi inauguriamo una rubrica che spero ci accompagnerà per un bel po’ di tempo; molti clienti in trattoria spesso ci chiedono curiosità e ricette riguardanti i nostri piatti o, più in generale, i piatti della tradizione maceratese e questo ci sembra lo spazio giusto per diffondere queste informazioni.
Visto che Carnevale si avvicina (domani inizierà una dura settimana di calorie e sberleffi), perché non iniziare con un classico dolce carnevalesco delle nostre parti?
Vi presentiamo “li caciù“, ossia i calcioni fritti. Qui in genere si farciscono con crema, fave secche o, più classici, con patate e cacao.
Per la sfoglia:
- 1 uovo e 2 albumi,
- mezzo bicchiere di olio
- mezzo bicchiere di acqua,
- un pizzico di sale
- farina quanto basta
- olio per friggere quanta basta
Disponete la farina a conca sulla spianatoia, mettete al centro l’uovo, gli albumi, l’olio, l’acqua, il sale e lavorate l’impasto. Una volta amalgamato stendetelo in una sfoglia sottile 3 o 4 millimetri, che taglierete in dischi tondi, dal diametro che preferite. Mettete al centro di ogni disco un po’ di ripieno, piegate a metà e premete i bordi con una forchetta. Friggete i caciù in abbondante olio bollente e, una volta pronti e scolati, cospargeteli di zucchero mescolato a cannella in polvere.
Per il ripieno:
- 1 kg di patate sbucciate
- 1 uovo e 2 tuorli
- cannella in polvere
- 150 g di zucchero
- un bicchierino di mistrà
- buccia grattugiata di limone
Lessate le patate in acqua salata e schiacciatele. Unite i tuorli d’uovo, la cannella, lo zucchero, il mistrà e il limone grattugiato. Fate freddare il tutto e confezionate i caciù.
Il risultato è quello che vedere nella foto del post: una trentina di caciù ripieni con patate, crema e cacao e patate.
Come sempre per le ricette di una volta vale il solito detto: semplice ma buono!